Già dal 1996 gli esperti hanno cominciato a parlare della concreta possibilità di un collasso di Internet
a causa del continuo aumentare dei siti e degli utenti connessi.
E ultimamente si è pensato al satellite per risolvere il problema ed evitare il naufragio.
La Rete, infatti, ha avuto uno sviluppo tumultuoso e questo ha creato alcuni problemi,
fra cui quello della velocità di connessione.
Ed effettivamente la situazione è percepibile da tutti i naviganti : la rete è lenta.
Inizialmente concepita per trasmettere un quantitativo di informazioni decisamente inferiore
a quello che deve oggi gestire,
Internet è passata dall’essere una struttura riservata ai soli organi militari ed universitari,
e dunque relativamente elitaria, ad un sistema che con nette ora milioni di siti
e utenti disseminati nei posti più diversi del nostro pianeta
e le pagine web sono sempre più grafiche, fatto questo che comporta un sostanziale aumento
dei dati da inviare ed un conseguente rallentamento dell’intero sistema.
Cosa fare quindi? Le aziende di telecomunicazione si sono messe già da tempo al lavoro per trovare soluzioni:
considerando che la parte nettamente più consistente del traffico di rete generato durante la navigazione dei netsurfer
è costituito dalla ricezione dei file e delle pagine web,
svariate ricerche si sono concentrate per migliorare le prestazioni in tal senso.
Una delle nuove proposte, tanto affascinante quanto concreta,
consiste nell’utilizzo combinato delle normali linee telefoniche e delle tecnologie satellitari.
L’utente, una volta che si sia connesso ad Internet mediante un modem ed un telefono,
riceverà tutti i dati tramite il satellite, mentre il collegamento telefonico
verrà utilizzato per le informazioni in uscita quali le richieste di ac cesso alle varie pagine web,
le richieste di scaricare la posta elettronica o i file.
Questo sistema consentirebbe ai navigatori di utilizzare anche modem con velocità medio basse quali i 14.400
senza subire penalizza zioni nei tempi di risposta,
proprio in funzione del fatto che quando si chiede al sito di mandarci una pagina,
il nostro computer non fa altro che inviargli tale richiesta tramite un brevissimo messaggio
che viene trasmesso in tempi pari ad una frazione di secondo,
mentre la risposta arriverebbe mediante il satellite sfruttandone la maggior velocità.
"DirecPC Turbo Internet" è il nome assegnato a questo nuovo sistema il quale non è solo un’idea sperimentale,
bensì è una realtà vera e propria già utilizzata e disponibile anche in Italia benché molto limitatamente.
Varie società del settore hanno iniziato la commercializzazione di questo prodotto il qua le, come ogni novità elettronica, è ancora venduto a cifre considerevoli : il kit satellitare su pera abbondantemente il milione di lire al qua le vanno spesso sommati i costi di spedizione e di installazione nonché l’importo dell’appo sito abbonamento ad un provider che fornisca un servizio di questo tipo.
Attualmente la scheda ed il software di connessione sono disponibili solo per l’ambiente Windows 3.1 e 95,
ma entro pochissimo tem po dovrebbero essere reperibili anche le versioni per Windows NT, Unix e Macintosh
mentre per la versione per computer portatili si dovrà attendere ancora qualche tempo.
Ma l’aspetto più importante è la velocità superiore che si può ottenere con questo genere di connessione.
Si arriva a 400.000 byte al secondo, ovvero è possibile scaricare dalla rete anche archivi di grandi dimensioni
nel giro di pochissimi minuti ed il caricamento delle pagine sul video avvene con immediatezza.
La velocità è quindi superiore anche alle linee ISDN anche se "solo" del triplo.
E la privacy? Teoricamente, la trasmissione inviata dal satellite è captabile
da chiunque disponga di una parabola ed il relativo software e, conseguentemente,
sarebbe almeno in teoria possibile visualizzare quali siti
un utente stia visitando o addirittura copiare i files che egli stia ricevendo.
Ma la realtà, per fortuna, è diversa e questo non può accadere
in quanto tutte le informazioni viaggiano in forma crittografata con il sistema DES
il quale èconsi derato uno dei più sicuri ed impenetrabili.
Sarà poi il software di telecomunicazione a decrittare i dati e renderli utilizzabili in tempo reale.
Insomma "DirecPC Turbo Internet" si pone come un’interessante alternativa
a tutti coloro che navigano frequentemente oppure che utilizzano la rete
per ricevere consistenti quantitativi di dati, a patto di poter affrontare l’investimento necessario
e che si trovi un provider in grado di fornire tale servizio.
Soddisfatte queste due condizioni i vantaggi sono facilmente intuibili.
Per quanto riguarda l’acquisto, se non trovate informazioni presso il vostro provider
o il vostro negozio di informatica, potete fare una ri cerca direttamente su Internet
con le parola chiave "direcpc" tramite gli usuali motori di ricerca quali "Altavista", "Lycos" o "Yahoo"
troverete un discreto numero di società disponibili ad offrirvi il kit anche se in ambito italiano sono ancora decisamente poche.
Tratto da:
Paolo Guccini
Computer Valley
(allegato del quotidiano La Repubblica)
08 gennaio 1998